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Il distributore di complimenti
Per farci tutti quanti più contenti
perché nessuno ad inventar s’ingegna
qualcosa che dispensi complimenti?
Col malumore ch’ogni dove regna
dell’aggettivo ormai s’è perso l’uso
che faccia una persona sentir degna
Stupisce che caduto sia in disuso
qualcosa senza controindicazioni
nè costi che paventino un abuso
Tant’è: se cerchi congratulazioni
lo specchio resta il solo e unico mezzo
per ricavar delle soddisfazioni
E allora, per solleticar il vezzo
prendiamoci i dovuti apprezzamenti:
se non gratuiti, almen pagando un prezzo
Un’apparecchiatura, orsù, s’inventi
che con un contributo minimale
si spertichi a elargire complimenti
“Signora, resta sempre tale e quale!
Col diavolo per caso ha fatto un patto
che ad un’adolescente la fa uguale?”
“Dottore, quale ventre sodo e piatto!
L’addominale avrà di tartaruga
che dall’invidia potrei dar di matto!”
Così, se capolino fa una ruga
o la calvizie senza sosta avanza
invece di pensar a vie di fuga
la stima ritroviamo e la speranza:
la macchina e una sola monetina
fanno sparire cellulite e panza
In fondo basta poco alla mattina
per ritrovar sorriso e buonumore:
una parola dolce e genuina
non costa nulla ma riscalda il cuore