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Ode alla Brexit

Scritta da Alberto

Brexit Venne il dì di votazione
per star dentro o uscire fuori
nella terra detta Albione
non saranno rose e fiori,

chiunque vinca, sono cazzi
perché umori della “ggente”
son variabili, son pazzi
non ricordan proprio niente

di che bello è stare insieme
senza guerre, morti e stragi,
che sia morta questa speme
nonostante anche i disagi

C’era Franza ed Allemagna,
combatteano in Maginotte,
e poi fratricida in Spagna
e più dittature indotte

a follia più colossale
per la fame di conquista
scoppiò la Guerra Mondiale
tal tragedia mai più vista

70 anni in pace poscia
per l’Europa tutta in gruppo,
sì, c’è stata qualche angoscia
ma buon vivere e sviluppo

hanno dato un gran modello
allo mondo tutto intero
‘sti europei, che gran cervello
sembra un sogno, non par vero

ma memoria poi svanisce
e viziati diventammo,
il benessere impigrisce
e le guerre ci scordammo

tutti insieme a lamentarsi
della crisi, delle banche,
dei servizi che son scarsi
non parliam delle palanche

ma il più grosso dei problemi
delli sudditi di Albione
non è quello d’ésse astemi,
ma è l’interna immigrazione,

c’è l’idraulico polacco,
l’infermiera ch’è lituana,
ma l’emblema dello smacco
è l’origin pakistana

dello primo cittadino
della Londra capitale,
avvocato un po’ maestrino
che disdegna anche il maiale,

difensore degli esclusi
come fu anche Pisapia,
combattea tutti gli abusi
e facea filantropia

ma disgrazia, la più grande,
fu assassinio più crudele,
che veleno e propagande
van alimentando il fiele

e invitarono un gran matto
a colpire fino a morte
la Jo Cox per il sol fatto
dell’aver a cuor la sorte

del Siriano e il rifugiato,
suo lottar senza violenza
fatal fu a lei, deputato
cercar loro l’accoglienza

Venne il dì di votazione,
referendum, fuori o dentro,
vinse Brexit, delusione,
Gran Bretagna l’epicentro

di quest’Euroterremoto
dove ha vinto la paura,
Ma un momento! Or ora noto,
pentimento, una frattura

tutti i giovani scontenti,
non vorrebbero lasciare,
quest’Europa e con i denti
stan lottando per restare

per sentirsi più “globali”
per viaggiare in libertà,
senza blocchi medievali
lavorar di qua e di là

Or vedrem come finisce
ci son dubbi e indecisioni,
crollo in borsa indebolisce
anche forti convinzioni

Pel momento unica Brexit
ed indietro non si torna
c’è nel calcio, Islanda dixit,
contro tutte le altrui corna

vinse e spense l’entusiasmo
di Wayne Rooney e di Vardy,
scatenando lo sarcasmo
dei tifosi più beffardi

che intonaron, questa sì
ch’è la Brexit che ci piace,
per l’Europa state lì,
che se uscite ci dispiace.

Tutti sulla stessa barca

Di @MaurizioNeri79

Deve essersi creata un gran fallaMigranti
Che il cuor battendo forte il petto squarcia
E tutto affonda e niente resta a galla

L’Europa vede i disperati in marcia
E il populismo gli uomini confonde,
Promette sia la torta che la farcia.

Un bimbo viene fuori dalle onde
Giovane vita spenta sulla sabbia
Che è consuetudine di queste sponde.

Tanto che ormai non fa nemmeno rabbia
Dell’emergenza non si vede fine
Li teniam fuori e noi restiamo in gabbia.

Né rose e neanche filo senza spine.

Allo schiarir dell’Orizzonte

Spero mi perdonerete se questo post non sarà in rima come di consueto e se mi accingo ad affrontare un argomento serio, ma ne vale la pena.Horizon-2020

Per ragioni che non vi starò a spiegare sono venuto a conoscenza di un programma lanciato dall’Unione Europea della durata di 7 anni, chiamato “Horizon 2020”. Lo scopo del programma è finanziare chiunque (e sottolineo chiunque, siano aziende, Governi o Pubbliche Amministrazioni) voglia sviluppare entro il 2020 un progetto che abbia come scopo il miglioramento della qualità della vita dei cittadini comunitari, lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro.
Fra i temi all’attenzione ci sono, ad esempio, il cambiamento climatico, il trasporto e la mobilità sostenibile, le energie alternative, la sicurezza alimentare, l’invecchiamento della popolazione.

I finanziamenti, a fondo perduto, vengono erogati a fronte di un normale bando di gara, e come dicevo sono aperti a tutti. Ma la cosa più interessante è la cifra che l’Unione Europea ha stanziato per supportare Horizon 2020: 80 miliardi di euro.
Per intenderci, 80 miliardi di euro è una cifra a 10 zeri: sono pari a 160 mila miliardi di vecchie lire ed equivalgono a 2 o 3 delle “manovrine” che piacevano tanto a Tremonti, e che si sostanziavano in aumenti delle tasse e tagli lineari a sanità e istruzione. Ma soprattutto equivalgono a quanto l’Italia paga in un anno come interessi sul debito pubblico (sempre che non aumenti lo spread).

80 miliardi di euro sono una montagna di soldi.

Vi chiederete perchè vi sto raccontando tutto questo.
Perchè da anni ormai non ci sentiamo dire altro che “non ci sono soldi”. Non ci sono soldi per attuare le riforme, non ci sono soldi per costruire nuove infrastrutture, non ci sono soldi per la banda larga, non ci sono soldi per combattere il dissesto idrogeologico. Tutti problemi che rientrano alla grande nell’ambito del miglioramento della qualità della vita, dello sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro.
Vuol dire che non c’è bisogno di alzare le tasse o distruggere il welfare, perchè almeno una parte dei fondi necessari a finanziare gli investimenti arriverebbe dall’Europa. Proprio lei, la tanto vituperata matrigna, additata come colei che sa solo imporci rigore!

Altra cosa interessante: la UE da sempre mette a disposizione finanziamenti a fondo perduto per progetti del genere. Purtroppo, in cambio, chiede che venga presentato un progetto chiaro, e che si dia evidenza di come vengono spesi i soldi erogati. E poichè la trasparenza è incompatibile col modus operandi mafioso visto in occasione di Expo, Mose, ecc, il risultato è che, in media, l’Italia utilizza solo il 9% dei fondi a disposizione. Salvo poi continuare a piangersi addosso e a dire che “non ci sono soldi”.

Non voglio annoiarvi ulteriormente. Sul web trovate centinaia di articoli su Horizon 2020, sui finanziamenti europei agli Stati dell’Unione, e sul loro utilizzo reale.
Vi invito ad andarne a leggere almeno qualcuno, e a non dimenticarvene le prossime volte che ci diranno che “non ci sono soldi”, o quando Grillo, Salvini e altri demagoghi populisti che ci raccontano solo metà della storia puntano il dito contro l’Europa, il tiranno “che solo chiede e nulla dà”

C’è chi dice “no”

In fondo Grillo mi fa tenerezza:Grillo-Scozia
lancia proclami, azzarda proiezioni
senza azzeccarne mai nemmeno mezza.

È cominciato tutto alle elezioni:
sì certa ormai vedeva la vittoria
che non pensò a adottar precauzioni.

Poi lo sappiamo come andò la storia:
a Renzi indietro d’oltre venti punti
rimase e quindi addio sogni di gloria.

Ora con gli Scozzesi, che disgiunti
volean tornar rispetto al Regno Unito,
scommise di veder morti e defunti

l’euro, Bruxelles e dell’Europa il mito.
Ma s’è sbagliato ancora, e la favella
pare abbia perso, tanto ch’è sparito.

O Beppe, non sarà che porti iella?

Grillo il netturbino

Il Grillo, senza macchia nè pauraGrillo da Vespa
d’Italia s’improvvisa netturbino
e Porta a Porta va col bidoncino
per la raccolta della spazzatura

Non solo della pulizia si cura
ma del riciclo d’ogni granellino
così che, d’ora in poi, sul suo cammino
la terra abbia di che restare pura

E’ in gamba: ha reso un vero giornalista
persino Vespa in una sola sera
e il suo un programma coi controcoglioni.
Ci fosse stato pure Berlusconi
avremmo visto forse una chimera:
la sua trasformazione a gran statista

Si Salvini chi può

Di @Maurizioneri79

Codesto segretario della LegaSi Salvini chi può
Pontifica concetti da emicrania
Io cerco di capir, ma nulla spiega

Vicino all’elezioni è lì che smania
Di bussola sembra impazzito un’ago
Nel simbolo smarrita è la Padania

Dell’euro basta? Quello con cui pago?
Qui siamo al verde, in rosso e andiamo in bianco
Ed il color cambiamo come un mago

Mi sembra nel suo ballo alfine stanco
In cerca d’affannosa secessione
Che stia danzando l’ultimo suo tanko?